I migliori droni DJI 2024: il tris vincente per la fotografia (e non solo) -3Digital | Droni e Stampanti 3D

I migliori droni DJI 2024: il tris vincente per la fotografia (e non solo)

In questa guida vi proponiamo un tris di droni, tutti con ottime caratteristiche per la fotografia aerea, ma con qualità, prezzi e destinazioni diverse. Meritano di stare in cima alla classifica, ognuno nella propria categoria: miglior drone con fotocamera a prezzo conveniente, miglior drone versatile per fotografi, miglior drone FPV.
Qui sotto trovate i tre vincitori spiegati in poche righe, e se avete voglia di proseguire nella lettura potete consultare le recensioni approfondite, e scoprire i criteri e i test con cui valutare un buon drone, nella categoria foto e video.

La miglior fotocamera per rapporto prezzo/qualità

L’edizione Classic del Mavic 3 arriva a un prezzo più basso rinunciando alla fotocamera teleobiettivo del suo fratello più costoso, ma mantiene il sensore principale 4/3 leader della categoria.

Il miglior tuttofare

Il DJI Air 3 a doppia fotocamera offre un ottimo rapporto qualità-prezzo: è relativamente economico ma vanta comunque prestazioni di alto livello, ottima qualità dell’immagine e un set di funzioni completo.

Il miglior drone FPV

Visori e controlli aggiornati, video più nitidi e una maggiore durata della batteria fanno di Avata 2 il miglior drone FPV che potete far volare appena estratto dalla scatola.

Il miglior drone tuttofare per fotografia aerea

DJI Air 3

  • Peso: 720 g
  • Radiocomando: Sì
  • Risoluzione della fotocamera: 12/48 MP
  • Durata del volo: 46 minuti
  • Portata: 10-20 km

Motivi per acquistarlo:

  • Doppia fotocamera
  • Eccellente resistenza al vento
  • Tempi di volo generosi

Motivi per evitarlo:

  • Classificazione di peso C1 in Europa
  • Lenti ad apertura fissa
  • Fotocamera voluminosa e sporgente

Acquistalo se:

  • Vuoi mantenere le distanze con il teleobiettivo 3x
  • Necessiti di un drone robusto per condizioni ventose

Non acquistarlo se:

  • È il tuo primo drone.
  • Registri molti video: Le lenti ad apertura fissa sono limitanti per le riprese video con filtri ND.

Chiaramente posizionata tra la serie Mini e la serie Mavic Pro dei droni DJI, c’è la serie Air, e l’ultimo modello è l’Air 3. Per i principianti, un modello sotto i 250 g come il Mini 3 potrebbe essere più gestibile rispetto all’Air 3, ma quest’ultimo ha una resistenza al vento migliore, oltre a un generoso tempo di volo di 46 minuti. Anche gli esordienti si abitueranno rapidamente all’interfaccia semplice dell’Air 3 e alle funzioni di sicurezza, tra cui quelle per evitare gli ostacoli.

Essendo un drone con un peso al decollo di 720 g, l’Air 3 è inserito nella categoria C1 europea e questo comporta alcune restrizioni di volo e una maggiore distanza da persone, animali ed eventi per garantire sicurezza e rispetto delle regole. Tuttavia, ci si può comunque avvicinare all’azione grazie al nuovo teleobiettivo 3x dell’Air 3. Le doppie fotocamere sono infatti versatili e offrono una qualità dell’immagine di classe superiore. Le sue lenti a diaframma fisso possono risultare difficili per girare video con filtri ND in condizioni di luce variabile, ma l’obiettivo zoom 3x rende l’Air 3 una fotocamera aerea molto più versatile rispetto all’Air 2S.

Il miglior drone per appassionati di fotografia

DJI Mavic 3 Classic

  • Peso: 895 g
  • Radiocomando: Sì
  • Risoluzione della fotocamera: 20 MP
  • Durata del volo: 46 minuti
  • Portata: 15 Km

Motivi per acquistarlo:

  • Eccellente fotocamera Hasselblad
  • Impressionanti funzioni di sicurezza

Motivi per evitarlo:

  • Opzione un po’ costosa
  • Durata del volo più breve del dichiarato

Acquistalo se:

  • Necessiti di un drone pieghevole di qualità.
  • Vuoi molte funzioni di sicurezza.

Non acquistarlo se:

  • Hai un budget limitato.
  • Necessiti di un drone piccolo.

Tecnicamente un passo indietro rispetto al Mavic 3, l’edizione Classic consente un prezzo inferiore perdendo la fotocamera con teleobiettivo montata invece dal “fratello” più costoso. Anche se non è una scelta economica, questa configurazione semplificata rende il Classic una opzione più conveniente per i videomaker. Conserva l’eccellente sensore principale 4/3, che riteniamo essere la migliore fotocamera disponibile su un drone pieghevole. Anche se non è un drone per principianti, abbiamo riscontrato nei test che gli strumenti per evitare gli ostacoli, il tracciamento dei soggetti e i Quickshot automatizzati rendono il Classic facile da pilotare con fiducia, anche se la durata reale della batteria potrebbe essere inferiore talvolta ai 46 minuti dichiarati.

Non si avrà il dispositivo di archiviazione SSD da 1TB o la registrazione Apple ProRes dell’edizione Cine, ma riteniamo che la sua capacità di catturare video in 5.1K nei profili Normal, HLG e 10-bit sia sufficiente per la maggior parte dei filmaker. E grazie al sensore più grande, la gestione del rumore quando si scatta con poca illuminazione è fantastica su tutta la gamma ISO. È dotato anche di tutte le funzioni di volo e sicurezza dei modelli originali Mavic 3. Se vi accontentate di un sensore da 1 pollice, il DJI Air 2S è più conveniente. Ma se pretendete la migliore qualità dell’immagine da un drone pieghevole, il Mavic 3 Classic è la scelta migliore.

Il miglior drone FPV

DJI Avata 2

  • Peso: 377 g
  • Radiocomando: Opzionale
  • Risoluzione della fotocamera: 12 MP
  • Capacità della batteria: 2.150 mAh
  • Portata: 13 km (FCC), 2 km (CE), 10 km (SRRC)

Motivi per acquistarlo:

  • Qualità dell’immagine incredibile
  • Tempi di volo affidabili
  • Volo stabile e semplice

Motivi per evitarlo:

  • Manipolazione scomoda
  • Ergonomia del radiocomando imperfetta

Acquistalo se:

  • Vuoi un inizio sicuro nel volo FPV.
  • Necessiti di video di alta qualità.

Non acquistarlo se:

  • Sei un pilota esperto.
  • Hai un budget limitato.

Il DJI Avata era già il nostro drone preferito per il volo in prima persona, e il suo successore è perfino migliore. Abbiamo trovato i comandi per pilotare l’Avata 2 molto intuitivi, con l’aggiunta della modalità Easy ACRO che rende le manovre aeree più accessibili ai principianti. Il Motion Radiocomando 3 aggiornato è semplice da usare, ma abbastanza preciso per il volo indoor. Manca solamente un’opzione per i mancini. Gli utenti esperti potrebbero preferire il DJI Remote Controller 3 opzionale, per un volo completamente manuale.

L’Avata 2 è più lungo, piatto e aerodinamico rispetto al precedente. Questo lo aiuta a raggiungere tempi di volo più lunghi, fino a 23 minuti, e lo rende anche più silenzioso dell’originale Avata. Grazie a un miglior sensore CMOS da 1/1,3 pollici e al supporto per il 10-bit D-Log M, si possono girare filmati di alta qualità in 4K/60p, con una gamma dinamica più ricca che rivela maggiori dettagli nelle ombre. I filmati trasmessi agli aggiornati DJI Goggles 3 appaiono nitidi, grazie a un nuovo sistema di trasmissione video che rende più facile individuare potenziali ostacoli. Se state cercando un modo indulgente per entrare nel mondo immersivo del volo FPV, pensiamo che l’Avata 2 sia una scelta eccellente.

Come testare i droni per carpirne i segreti

Le fotocamere sono state il punto focale sui droni qui recensiti, ma è sempre importante saggiarne le prestazioni di volo per vedere quanto siano facili da manovrare. Valutate le caratteristiche di sicurezza, inclusa l’efficacia della strumentazione per evitare ostacoli, la stabilità in volo, specialmente in condizioni ventose, la velocità massima reale, le caratteristiche di tracciamento del soggetto e se c’è latenza – tutte considerazioni chiave per droni ad alte prestazioni.

Dopo aver testato le dichiarazioni sulla durata della batteria del drone con alcuni voli nel mondo reale, ci si può occupare delle fotocamere. Volare durante le ore diurne e in condizioni di scarsa illuminazione consente di verificare adeguatamente la qualità dell’immagine, insieme a riprese di video paragonabili utilizzando la gamma di profili colore del drone, la risoluzione massima (sia essa Full HD, 4K, 5,3K o in alcuni casi 8K) e i vari frame rate disponibili. L’ideale sarebbe valutare i video ottenuti su un monitor calibrato, insieme alle foto fisse del drone (scattate alla massima risoluzione in formato JPEG e raw, con diversi ISO). Cosa rende una buona immagine? L’obiettivo dovrebbe fornire dettagli nitidi idealmente da bordo a bordo con una minima caduta negli angoli, mentre all’altro estremo il sensore della fotocamera dovrebbe gestire bene il rumore agli alti ISO,  necessari per le riprese in condizioni di scarsa illuminazione. Questi test ci dicono i limiti ragionevoli della fotocamera del drone. Combiniamo quindi questi risultati con la nostra impressione generale del design, delle caratteristiche e del valore del drone per produrre il nostro verdetto finale. Infine, è sempre interessante capire quando le modalità di volo automatico  sono davvero utili e quando semplici espedienti che aumentano il divertimento in volo.

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