DJI Mini 4 Pro: rilevamento ostacoli omnidirezionale a meno di 250 grammi -3Digital | Droni e Stampanti 3D

DJI Mini 4 Pro: rilevamento ostacoli omnidirezionale a meno di 250 grammi

DJI ha presentato il nuovo Mini 4 Pro: la novità più grande è il rilevamento ostacoli omnidirezionale, ma non è l’unica. Slowmotion 4K, video Log e un nuovo sistema di trasmissione che permette nuove tipologie di ripresa.

Generazione dopo generazione il DJI Mini migliora, e solo una cosa non cambia mai: il peso. Sono sempre 249 grammi, e non è facile mantenere questo peso aggiungendo elementi che comunque un peso ce l’hanno. Quest’anno a incidere sulla bilancia sono i sensori aggiunti per la navigazione, scelta questa che ha costretto DJI ad alleggerire ulteriormente qualche elemento senza però compromettere la struttura di quello che è da anni il miglior drone ricreativo. Con i nuovi sensori, assicura DJI, il drone è in grado di seguire una persona in bicicletta nel bosco evitando tutti gli ostacoli, questo in ogni direzione.

La struttura di base è simile a quella del modello che va a sostituire, il Mini 3, e se consideriamo che alla fine un drone di questo tipo è una fotocamera volante chi ha comprato un Mini 3 Pro può tirare un sospiro di sollievo perché la fotocamera non cambia.

Alla base c’è sempre lo stesso sensore CMOS da 1/1.3 pollici, 48 megapixel e obiettivo con apertura f/1.7. DJI, tuttavia, ha lavorato sulla parte elettronica e ha inserito su questo modello un nuovo ISP che permette di pilotare il sensore in modalità dual ISO (migliorano le riprese notturne) e che sblocca due modalità di ripresa. La prima è la registrazione D-Log M a 10 bit, presente sui modelli di fascia più elevata, la seconda è lo slowmotion 4K con un frame rate massimo di 100 fps.

Presenti la possibilità di riprendere video in verticale, con inclinazione del sensore, e l’elevato angolo di oscillazione del gimbal, che aiuta a tenere l’orizzonte nel caso di curve molto strette.

Piccole cose, anche perché le novità sono altre e riguardano soprattutto la guida e la gestione: Mini 4 Pro garantisce il rilevamento degli ostacoli omnidirezionale grazie a diversi sensori grandangolari e ad una coppia di sensori di visione posti verso il basso per rilevare gli ostacoli da tutte le direzioni. Grazie al sistema APAS (Advanced Pilot Assistance Systems) già adottato su altri droni DJI davanti agli ostacoli si può scegliere ‘arresto automatico oppure il bypass, comodo per le riprese creative.

Con la batteria in dotazione l’autonomia di volo massima è di 34 minuti, ma esiste la batteria Plus che porta il peso a 290 grammi circa: con questa batteria l’autonomia sale a 45 minuti.

DJI ha anche cambiato il sistema di trasmissione video: sul Mini arriva il sistema O4 adottato sull’Air 3, che secondo l’azienda garantisce una trasmissione FHD a 1080p/60fps fluida fino a 20 km di distanza. Interessante vedere come DJI sta evolvendo i suoi prodotti portando le funzioni dei modelli superiori verso il basso: l’Air ha guadagnato la doppia camera che era insegno distintivo del Pro, ora il Mini eredita la navigazione omnidirezionale e l’O4. Il Mini 5, andando avanti con questo trend, potrebbe guadagnare una doppia fotocamera (peso permettendo).

Novità anche sul software: arriva il percorso automatico Volo Waypoint ed il Cruise Control per i voli a lunga distanza. C’è anche un sistema Return to Home Avanzato, con l’utente che o può seguire la strada verso il punto di partenza in realtà aumentata.

L'ottica super wide attaccata davanti all'obiettivo

Interessante anche la scelta degli accessori: oltre ai filtri ND da agganciare magneticamente sulla fotocamera c'è una nuova lente Ultra Wide e un modulo 4G da agganciare nella zona inferiore.

Il modulo 4G

DJI Mini 4 Pro costa praticamente quanto il modello precendente (che sostituisce): 799 € con il radiocomando DJI RC-N2, 999 € con il radiocomando DJI RC 2, dotato di display e 1129 € in versione Fly More Combo. Questa include il drone, un radiocomando DJI RC 2, tre batterie, una borsa a tracolla per DJI Mini e la stazione di ricarica.

Torna al blog

CEO di 3Digital